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Notte della Taranta

Per il 2023 le date di inizio sono il 26 agosto

La Pizzica. Benvenuti nella terra della Taranta

Il Tarantismo…. mito o realtà?

I nostri nonni spesso raccontano che una volta non molto tempo fa, nel Salento era facile essere morsi dalla tarantola. I malcapitati, se uomini, accusavano il desiderio di recarsi in luoghi ameni e solitari, se donne, si muovevano senza inibizioni mostrando le parti intime del loro corpo, comportamenti questi che si ricollegano ai riti orgiastici ed erotici dell’antica Grecia). L’unico modo per gli sfortunati di trovare un pò di sollievo e guarire dai futuri ri-morsi era ascoltare il ritmo antico della ’’Pizzica’’ suonato, dai musici del posto, a colpi di tamburello, organetto diatonico, nacchere e chitarra, e ballare sino a stordire o ad ammazzare il ragno all’interno di essi. In realtà queste danze sfrenate erano strumenti per esprimere e forse per guarire mali ben differenti dovuti ad una condizione di arretratezza sociale che vedevano spesso le donne dei ceti meno abbienti, vivere in una condizione molto difficile. La pizzica quindi diventava, in molti casi, uno strumento di disibinizione, un rituale curativo ai mali della mente. Negli ultimi anni si è avuto un’interesse sempre crescente a questo fenomeno e grazie a ciò, questa musica così suggestiva è stata rivalutata. La pizzica oggi è un rituale di aggregazione durante il quale migliaia di persone, soprattutto giovani, entrano in contatto. Il suo ritmo arcaico è così coinvolgente che nessuno può rimanerne indifferente. Nelle calde serate estive è facile ascoltare la pizzica ed entrare in una dimensione primitiva, arcaica. I corpi vibrano al ritmo della musica, tra la folla si forma ’’La Ronda’’ (cerchio) e si balla al suo interno. Balli sensuali che simulano il corteggiamento ed è impossibile prevedere cosa può succedere….

Santa Domenica

La festa di santa Dominica si tiene sempre nei primi giorni di luglio

Nell’ultimo giorno della festa si tiene sempre la gara di fuochi pirotecnici conosciuta in tutto il mondo

Santa Domenica nacque nel 287 a Tropea in Calabria.  Il culto della santa tropeana si diffuse nel sud Italia e in Oriente, perché i vescovi di Tropea, di rito greca, dipesero come giurisdizione ecclesiastica dal patriarcato di Costantinopoli. La santa, in vita, fu sottoposta a numerose pressioni e angherie per indurla a rinnegare la sua fede cristiana, il 6 luglio 303 fu decapitata in Campania.

Il festival delle luci

Ogni anno Scorrano (a 35 km a Sud di Lecce) 7mila anime poco più, diventa una spettacolare location musicale coreografata dalle imponenti, meravigliose e stupefacenti luminarie, vere e proprie “Architetture di Luce”. La magnificenza di queste opere che svettano nel cielo è incredibile, gli scorsi anni hanno rappresentato monumenti come il Colosseo, il Tower Bridge di Londra, la torre Eiffel di Parigi etc…Evento unico nel suo genere in Italia e nel Mondo attira centinaia di migliaia di turisti da ogni dove, anche quest’anno si prevedono scintille luminose. Tutto, infatti, è reso irripetibile grazie ai fuochi d’artificio piromusicali, dove musica e fuochi, sincronizzati nota per nota, creano un’esplosione di luci e suoni. La Festa di Santa Domenica, oltre che per lo straordinario aspetto religioso, deve infatti la sua fama alle grandi architetture di luci che ogni anno i maestri Paratori (termine dialettale locale) scorranesi realizzano in occasione della festa, anche loro spinti dalla grande devozione per la Santa Patrona. Da tempo immemorabile, infatti, Scorrano può vantarsi di essere la terra natia dei migliori maestri di luminarie del mondo (fam. Mariano e De Cagna) che esportano le loro opere luminose anche all’estero, creando grandi strutture di legno ricoperte da migliaia di lampadine colorate, ricreando, in tal modo, famosi monumenti di fama mondiale. Le ditte si “scambiano” i lotti da addobbare di anno in anno, con una specie di rotazione che permette loro di misurarsi in diversi spazi e quindi con diverse creazioni. Caratteristiche queste che hanno fatto guadagnare a Scorrano l’appellativo di Capitale Mondiale Delle Luminarie. L’evento, unico nel suo genere, può essere considerato, infatti, a pieno titolo la “fiera delle luminarie” in cui, buyers da tutto il mondo giungono per ammirare e conseguentemente commissionare le luminarie che abbelliranno le loro città, tra le più belle di tutto il mondo (Giappone, Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Corea e tanti altri).